• Campobasso

    Sorge su un'altura che ne fa uno dei capoluoghi più alti d'Italia: è circondata da un paesaggio favoloso con il quale il contatto non è solo visivo.
    Per estensione e organizzazione dello spazio urbano può essere definita “a misura d'uomo”; questo aspetto, assieme alle sue caratteristiche architettoniche e urbanistiche, la rende un luogo di cui è piacevole scoprire le particolarità.
    Il Castello Monforte è collocato su un'altura da cui domina la città, alla sua base l'articolato borgo medievale si sviluppa tra vicoli, palazzi e scalinate mentre il centro storico moderno presenta una struttura frutto dei cambiamenti amministrativi e socio-culturali che interessarono la città dopo il terremoto del 1805.
    Campobasso stupisce e sorprende quanti decidono di avvicinarsi ad essa animati da curiosità.

  • Castello Monforte

    Il castello prende il suo nome da Cola di Monforte che, secondo alcune fonti, si occupò del suo restauro in seguito al terremoto che nel 1456 distrusse gran parte della città; probabilmente, in questa occasione, il centro urbano venne spostato più in basso e il castello trasformato in una robusta fortificazione: la sua doveva essere, soprattutto, una funzione di tipo militare, infatti era collegato ad un solido sistema difensivo formato da una doppia cinta muraria che fortificava l'area abitata garantendole un robusto assetto difensivo. Il castello ha pianta quadrangolare con agli spigoli torrioni circolari ed è formato da una grande e alta torre dove attualmente è collocata la Stazione Meteorologica di Campobasso dell'Aviazione Militare. L'interno è scarno e non presenta elementi di rilievo, sono, invece, molto interessanti gli ambienti sotterranei che hanno un'estensione pari a quella della superficie sulla loro funzione, però, non vi sono informazioni certe.

  • Chiesa della Santa Trinità

    Costituisce la Cattedrale di Campobasso. Fu edificata agli inizi del Cinquecento al di fuori della cerchia muraria, in seguito ai danni subiti durante il terremoto del 1805 è stato necessario un incisivo intervento di ricostruzione che le ha conferito lo stile neoclassico che presenta attualmente e che si esprime nel portico di ingresso e nel frontone triangolare sorretto da colonne.

  • Borgo medievale e sotterranei

    Il borgo medievale si sviluppa alla base dell'altura su cui sorge il Castello di Monforte, è costituito da un articolato sistema di vicoli e scalinate, case ed edifici che presentano elementi artistici e particolari degni di nota che possono essere ammirati soprattutto nelle decorazioni dei portali e delle abitazioni. 
    Al di sotto si sviluppa un sistema di sotterranei probabilmente frutto di operazioni di scavo finalizzate ad ottenere le materie prime utili ad edificare le case e i palazzi del piano. In epoca medievale tali ambienti furono organizzati in una fitta rete di cunicoli che consentiva movimenti rapidi e veloci e facilitava gli spostamenti da una parte all'altra della cinta muraria: costituivano, quindi, parte integrante nel sistema difensivo della città. Nel corso dei secoli hanno subito differenti modifiche che ne hanno profondamente alterato la struttura.

  • Centro storico

    Il centro storico di Campobasso, detto murattiano, si estende sul piano e presenta le caratteristiche di uno sviluppo urbano di ispirazione ottocentesca.
    Fu ricostruito in seguito al terremoto che nel 1805 causò innumerevoli danni; questo processo di ristrutturazione coincise con l'istituzione, in età napoleonica, della Provincia del Molise che fece della città un centro amministrativo ed economico importante che, come tale, esigeva una nuova organizzazione.
    Questo processo comportò anche un consistente aumento della popolazione e la necessità di soddisfare nuove esigenze abitative ridefinendo l'assetto dell'area urbana; la città si sviluppò, intorno alla seconda metà dell'Ottocento, seguendo il progetto dell'architetto e urbanista Bernardino Musenga, cui si deve, tra le altre cose, la progettazione del restauro della Cattedrale della città e la direzione di quello dell'attuale Convitto Nazionale “Mario Pagano”.

  • La processione dei misteri

    La processione dei Misteri, che ha luogo in occasione del Corpus Domini, è probabilmente la ricorrenza annuale più importante che si celebra a Campobasso: coinvolge profondamente la comunità locale e regionale e, allo stesso tempo, attira molti visitatori.
    Consiste nella sfilata di 13 scene del vecchio e del nuovo testamento che rappresentano la vita dei Santi e che prevedono come raffiguranti bambini e adulti. Prendono vita su congegni meccanici ognuno dei quali è costituito da una struttura ferrosa che posa su una base di legno; le strutture così composte vengono portate a spalla e, per celarne lo scheletro, sono addobbate creando un effetto visivo di impatto.
    Il materiale con cui i congegni furono realizzati dallo scultore Paolo Saverio di Zinno, attivo nel Settecento, rimane un mistero: si tratta di una lega che permette alle strutture ferrose di non spezzarsi e di mantenersi flessibili, nonostante le numerose sollecitazioni cui sono sottoposte.
    Gli ingegni sono conservati presso il 'Museo dei Misteri', luogo da cui parte e a cui fa ritorno la sfilata; qui sono in mostra durante l'anno ed è, quindi, possibile visionarli e ammirarne i dettagli.